Tra i borghi più belli del Salento non si può non comprendere Santa Cesarea Terme. Questa località si trova tra Otranto e Castro, il luogo che secondo la leggenda accolse un Enea fuggiasco da una Troia ormai caduta.
Santa Cesarea Terme si affaccia sullo splendido Mare Adriatico e regala ai visitatori non solo paesaggi naturalistici incantevoli. Ma anche un patrimonio artistico e storico affascinante e tutto da scoprire.
Le terme di Santa Cesarea e le spiagge più belle
Il nome del borgo salentino rimanda alla figura di Santa Cesarea, una fanciulla illibata di Otranto che, per sfuggire alle ire violente del padre, trovò riparo in una grotta. Qui, secondo la leggenda, restò fino alla fine della sua vita. Le acque che vi scorrevano si trasformarono in sorgenti sulfuree. Si narra che il motivo fosse legato al padre di Cesarea che vi annegò con tutto il suo male. Tuttavia, secondo un’altra leggenda furono addirittura i mitologici Leuterni, uccisi da Ercole, a fare diventare sulfurea l’acqua.
Effettivamente Santa Cesarea Terme è tra le più rinomate località termali d’Italia. Vanta acque sulfureo-salso-iodiche che sgorgano da ben quattro cavità naturali a una temperatura di circa 30°C. Si tratta delle grotte Solfatara, Fetida, Gattulla e Sulfurea.
Le sorgenti termali di Santa Cesarea Terme sono indicate in particolare per curare lievi patologie dell’apparato respiratorio, per i problemi dermatologici e per prevenire e curare artriti e reumatismi.
Gli stabilimenti termali del borgo si trovano proprio sulla costa, particolarmente rocciosa e più adatta ai bagnanti più esperti. Sono comunque molte le spiagge e gli accessi al mare cristallino che bagna Santa Cesarea Terme. A partire dalle Piscine, conche naturali scavate nel tufo che permettono rilassanti bagni anche ai più piccoli. C’è poi Cala di Porto Miggiano, una meravigliosa baia rocciosa a ferro di cavallo incastonata da falesie che arrivano fino al mare. Il mare, proprio grazie alle capricciose correnti marine, muta colori come la tavolozza di un pittore.
Ammirando la costa di Santa Cesarea Terme si possono scorgere facilmente le torri erette tra il ‘400 e il ‘500 per volere esplicito di Carlo V, nell’ambito di una colossale opera di fortificazione. Lìobiettivo era contrastare le incursioni dei pirati turchi. Si distinguono, sui loro piccoli promontori, la Torre Minervino, Torre Specchia di Guardia, Torre Miggiano e Torre Santa Cesarea.
Cosa vedere a Santa Cesarea Terme
Passando al borgo vero e proprio, questo si innalza su due livelli, sul primo del quale si trovano le bellissime dimore ottocentesche.
- Tra tutte spicca Villa Sticchi. Ciò che più colpisce è lo stile moresco dell’edificio, impreziosito da pietra leccese intagliata, motivi arabeschi e floreali sulla facciata e la cupola abbellita da decori geometrici.
- Altrettanto bella è Villa Raffaella, antica dimora estiva di Raffaella Lubelli e oggi quotatissimo albergo: si caratterizza per la facciata rossa e la torretta ottagonale che si distingue a distanza.
- Affacciato direttamente sul mare è poi Palazzo Tamborrino, appartenuto all’omonimo senatore e con una eccentrica facciata percorsa quasi totalmente da una sorta di balconata con tanto di colonnine e archetti.
- Meritano una visita anche l’antico Palazzo Ciullo e il Palazzo Girasole, entrambi risalenti al ‘600. Presso quest’ultimo ha sede la Biblioteca Comunale. Inoltre ospita il Museo delle Torri Civiche e degli Orologi e la Mostra Permanente dei Fossili.
Proprio nelle vicine grotte delle Striare e Romanelli sono stati rinvenuti numerosi reperti del Paleolitico e pitture rupestri che dimostrano la presenza dell’uomo sul territorio sin da tempi remotissimi.
A dominare l’intero borgo di Santa Cesarea Terme c’è la verdeggiante Pineta Belvedere. Qui, all’ombra dei pini di Aleppo, si gode della vista più bella sul borgo sottostante e la costa salentina. A due passi ecco che svetta la Chiesa Madre del Sacro Cuore risalente al XIV secolo. Pare sia stata costruita proprio sul posto dove spirò Cesarea. All’interno si trova una pregevole statua raffigurante il Sacro Cuore di Gesù sull’altare maggiore e quella di Santa Cesarea Vergine realizzata in cartapesta.