Non perdere i Carnevali più belli del Salento

carnevale nel salento

Il Salento, terra di sole, mare e vento, si anima in modo particolare durante il periodo di Carnevale. Questa festività, celebrata con passione in tutta la regione, vede le comunità locali dar vita a manifestazioni uniche, ricche di colore, musica e tradizione.

Tra i numerosi eventi che caratterizzano questo periodo, spiccano il Carnevale di Corsano e del Capo di Leuca, il Carnevale di Gallipoli, il Carnevale di Castrignano del Capo e il Carnevale di Martignano, ciascuno con le sue peculiarità e tradizioni.

Il Carnevale di Corsano e del Capo di Leuca

Il Carnevale di Corsano e del Capo di Leuca si conferma ogni anno come uno degli appuntamenti più sentiti e partecipati del Salento. Giunto alla sua 40ª edizione nel 2024, è un evento unico e spettacolare, grazie alla passione e all’impegno della comunità locale e dei maestri cartapestai, che si sfidano nella costruzione dei maestosi carri allegorici che sfilano per le strade del paese fino a giungere in piazza San Biagio, per raccogliersi in un momento gioioso di musica e divertimento.

Questa festa, considerata uno dei Carnevali più belli del Salento, vedrà sfilare opere d’arte mobili create con maestria e dedizione, in un trionfo di colori, musica e allegria. La manifestazione, promossa dalla Pro Loco Corsano e supportata dal Comune e dall’Unione dei Comuni, si caratterizza per la grande partecipazione popolare e per l’unicità dei carri allegorici, che ogni anno affrontano temi profondi, dimostrando come il Carnevale possa essere anche un momento di riflessione e di messaggio sociale.

Il Carnevale di Gallipoli: spettacolo e folklore

Anche il Carnevale di Gallipoli è una delle manifestazioni più attese e spettacolari del Salento. Ha inizio il 17 gennaio, con l’accensione della tradizionale focara, un grande falò di rami d’ulivo, in onore di sant’Antonio abate.

L’apice delle celebrazioni si ha nell’ultima domenica di Carnevale e il martedì grasso, con la sfilata dei carri allegorici in cartapesta e dei gruppi mascherati lungo corso Roma, nel cuore della città. La maschera tipica, lu Titoru, rappresenta un giovane gallipolino tragicamente soffocato da una polpetta, simbolo di festa ma anche di monito alla moderazione. Il Carnevale di Gallipoli, giunto alla sua 83ª edizione nel 2024, è un evento che combina spettacolo, tradizione e un pizzico di malinconica leggenda.

Il Carnevale di Castrignano del Capo: l’unicità de Lu Purgianella

Castrignano del Capo celebra un Carnevale davvero singolare, che vede al centro la figura de Lu Purgianella, un Pulcinella locale dalle caratteristiche uniche. Questa maschera, simbolo di prosperità e fecondità rappresenta un elemento di forte identità culturale per la comunità.

Il costume tutto bianco è vivacizzato da scialli variopinti e dal coloratissimo e imponente cappello conico realizzato con striscioline di carta velina e sormontato da pumi realizzati artigianalmente. Nella pancia lu Purgianella nasconde tanti coriandoli, che durante il rituale di “mpruvulamentu” (impolveramento), cosparge sulle giovani donne del paese con il significato di corteggiamento e fertilità. Un tempo, al posto dei coriandoli, si utilizzava la crusca, che, con le sue proprietà urticanti, induceva le ragazze a scoprirsi un po’.

Si tratta di una maschera molto antica, che richiama anche la simbologia dei Lupercali romani, ma non solo. È la protagonista indiscussa delle sfilate del Carnevale Castrignanese, impossibile non notarne la presenza!

Il Carnevale di Martignano: Morte Te Lu Paulinu e tradizioni antiche

Un altro evento di grande richiamo nel panorama carnevalesco del Salento è il Carnevale di Martignano, piccolo borgo incastonato nel cuore della Grecìa Salentina. Questa festività si distingue per un rituale particolarmente suggestivo: la Morte Te Lu Paulinu, una celebrazione che simboleggia la fine del Carnevale e prelude al periodo di Quaresima. Il momento culminante è il rogo del fantoccio di paglia, rappresentante Lu Paulinu, attorno al quale vengono posizionati i pupazzi della Caremma, figure di donna in lutto sedute su sedie e esposte sui balconi, in un misto di sacralità e folklore che affonda le radici nella tradizione più autentica del territorio.

La celebrazione inizia con il banchetto funebre denominato Lu Consulu, un momento di convivialità che anticipa la processione. La sfilata, che attraversa i luoghi più simbolici di Martignano, come Piazza della Repubblica, Largo Calvario fino a Piazza Palmieri, offre ai partecipanti e agli spettatori un viaggio attraverso la cultura e la storia del borgo. Piazza Palmieri, in particolare, con l’imponente Palazzo nobiliare del ‘700 e le torri della Chiesa Madre, diventa il cuore pulsante dell’evento, dove il passato e il presente si incontrano in una festa che è allo stesso tempo commiato e celebrazione della vita.

Il Carnevale di Martignano rappresenta un’esperienza unica, che permette di vivere da vicino le tradizioni di una delle aree linguistiche e culturali più affascinanti del Salento, dove usi, costumi e lingua conservano ancora oggi un legame indissolubile con le radici greche della regione.

Masseria Chicco Rizzo a Sternatia: un soggiorno indimenticabile

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