Festa della Fica: il frutto del Salento torna a incantare Marittima

Seduttiva, irriverente, autentica: la Festa della Fica non è una semplice sagra, ma un’esperienza che mescola sapientemente cultura contadina e spirito popolare. Dopo un lungo silenzio, Marittima – frazione di Diso, nel cuore del Basso Salento – riaccende i riflettori su una delle manifestazioni più originali del panorama estivo pugliese. L’appuntamento è fissato per il 16 agosto, in quella terra dove il fico non è solo un frutto, ma un simbolo generoso di memoria, convivialità e sottile ironia.

Un frutto antico che profuma di storie

In dialetto si dice “fica”, e già questo basta a capire quanto questo frutto sia radicato non solo nella terra, ma anche nel linguaggio e nella cultura popolare. Nel Salento, il fico è una dichiarazione di identità: lo si trova essiccato sui tetti, fresco nei mercati di paese, ripieno nei dolci tradizionali o semplicemente sbucciato tra le mani dei nonni. Non è un frutto di passaggio: è una presenza, un ricordo, una coccola che sa di sole e infanzia.

Ma questa festa va ben oltre la gola. È un’occasione per riscoprire oltre 60 varietà di fichi locali, alcune delle quali salvate dall’oblio grazie all’impegno di piccoli coltivatori e agronomi appassionati. Da Latiano fino a Leuca, il Salento custodisce un patrimonio fruttifero sorprendente, fatto di sapori diversi, consistenze uniche e nomi che sembrano usciti da un libro di racconti.

Una festa che ha il sapore dell’intelligenza

C’è dell’ironia, certo. Ma è quella buona, quella salentina: mai volgare, sempre arguta, capace di strizzare l’occhio alla tradizione e ridere con essa, non di essa. La Festa della Fica gioca con il doppio senso con una consapevolezza affettuosa e mai aggressiva, che rende l’evento adatto a tutti, anche alle famiglie. E forse è proprio questa la sua forza: saper parlare di biodiversità con leggerezza, senza perdere mai di vista l’amore per il territorio.

Il centro pulsante della serata sarà, come da tradizione, un antico albero di Fica Maranciana, vera e propria mascotte della manifestazione. Intorno a lui si snoderanno stand gastronomici, botteghe artigiane, laboratori del gusto e mercatini tematici, tutti accomunati dal filo rosso del fico, declinato in mille forme e preparazioni.

Gastronomia, musica e artigianato: un intreccio multisensoriale

Chi arriva a Marittima la sera del 16 agosto non troverà solo fichi. Troverà profumi intensi, ricette antiche, musica trascinante e saperi popolari che si intrecciano come i rami di un albero. Dalle pittule appena fritte alle grigliate di carne, dai dolci ripieni ai gelati artigianali al fico, il menu è pensato per stupire anche i palati più esigenti.

Ad animare il palco, nomi noti del panorama musicale salentino, tra cui Antonio Castrignanò & Taranta Sounds, capaci di trasformare una piazza in una grande festa collettiva a ritmo di tamburello e pizzica. Le note si fonderanno con i racconti, con le storie tramandate, con gli stornelli che da sempre fanno parte del folklore della zona.

Ma la festa non è solo spettacolo. È anche riflessione e divulgazione scientifica. A dare il via all’evento sarà un convegno guidato dal Prof. Francesco Minonne, volto a esplorare il valore agricolo, nutrizionale e culturale del fico salentino, con approfondimenti che spaziano dall’agronomia alla storia orale.

Dove tradizione e innovazione si incontrano

Negli anni, la Festa della Fica ha saputo reinventarsi, evolvendo da semplice sagra rionale a vero e proprio festival della biodiversità e della creatività locale. Ha ospitato botanici internazionali, incuriosito antropologi, ispirato artisti e raccolto attorno a sé una comunità intergenerazionale, fatta di anziani custodi della memoria e giovani desiderosi di riscoprire le proprie radici.

Ogni stand, ogni bancarella, ogni angolo illuminato a festa racconta una parte di Salento che non vuole scomparire, ma anzi desidera essere raccontata e condivisa. C’è spazio per l’artigianato tessile, per la ceramica decorata a mano, per le creazioni ispirate ai simboli della terra. Non è un semplice evento: è un microcosmo di tradizioni, saperi e nuove energie.

Un’esperienza da vivere anche oltre la festa

Per chi arriva da lontano, l’occasione è perfetta per scoprire una delle zone più autentiche e sorprendenti del Salento. Marittima, a pochi minuti dal mare cristallino di Castro Marina, è immersa in un paesaggio fatto di muretti a secco, ulivi secolari e profumi mediterranei. Un luogo ideale per chi cerca un’estate diversa, fatta di esperienze reali, contatto con le persone e sapori veri.

Soggiornare in una casa tipica, una villa con terrazza o un agriturismo circondato dal verde permette di vivere l’evento come parte integrante del territorio, e non come semplice spettatore. E una volta finita la festa, restano i colori del tramonto, i vicoli silenziosi e quella sensazione rara di aver partecipato a qualcosa che lascia il segno.